Mi è capitato oggi di rivedere qualche scena di 2010 l’anno del contatto, il bel film che prosegue la storia di 2001 Odissea nello Spazio.
Lo vidi la prima volta al cinema, quando uscì nel lontano 1984, o forse poco dopo, e subito me ne appassionai. Poi ne acquistai una versione a fumetti quindi lo videoregistrai quando fu trasmesso in tv in modo da poterlo rivedere tante altre volte, cosicché potrei seguirne e anticiparne tutte le scene e i dialoghi. Recentemente ho anche letto tutti i libri della serie.
Il film è stato molto criticato soprattutto per una sua presunta inferiorità al grande capolavoro di Kubrick, ma secondo me è un gran bell’esempio di cinematografia di fantascienza, con un bel ritmo narrativo e un’ottima fattura. È molto legato al suo tempo, con una trasposizione dell’intera vicenda sullo sfondo dell’acuirsi della crisi della Guerra Fredda in un ipotetico (e allora molto realistico futuro), ma valido nella sua realizzazione, nella concretezza narrativa e nel ritmo; praticamente opposto a 2001, come concezione e andamento, ma non per questo di minore pregio
Nella foto sopra ho catturato il gesto del dott. Chandra che fa tap-tap sull’ “occhio” di HAL 9000.
In quest’ultima invece il dott. Floyd e la comandante dell’astronave sovietica si guardano sgomenti dopo l’improvvisa scomparsa del monolito.