Da molto tempo ormai mi sono abituato a lavorare con più monitor; sin dai giorni dei vecchi pc windows montavo più schede video all’interno del case proprio per poter utilizzare più schermi e distribuire il lavoro più agevolmente. Da quando ho acquistato prima il PowerBook G4 e poi l’iMac Intel ho potuto apprezzare quanto sia completa ed efficace, nonché semplice in pieno stile Apple, la gestione degli schermi secondari.
Mi era finora sfuggita però una caratteristica che proprio adesso trovo molto utile; nel mio studio privato lavoro essenzialmente su due fronti: musica e multimedia, proprio come il nome di questo sito; la postazione è ad angolo retto: da una parte l’iMac su una scrivania con tastiera e mouse senza fili e tavoletta grafica (più tutta una serie di hard disk esterni e altro collegati…), dall’altra una master keyboard a 88 note, sulla quale rimane sospeso un monitor secondario che permette non solo una pratica estensione del desktop, ma anche la possibilità di avere lo schermo proprio di fronte quando si lavora alla tastiera musicale.
Quando sono rivolto alla tastiera pianistica della mia master keyboard mi porto sullo schermo secondario le finestre dei software musicali e non ho così la necessità di “torcere” il collo di 90°, tanto più che mouse e tastiera bluetooth si spostano facilmente sulla master. Fino a ieri il mio problema era quello di non saper spostare la barra dei menu sull’altro monitor, così da avere una sistemazione comunque non definitiva.
Mi accorgo solo oggi che nelle proprietà schermo di Leopard (c’era anche su Tiger? Francamente non ci ho mai fatto caso…) c’è la possibilità di tirare la barra dei menu sull’altro monitor e così far diventare quello il monitor principale, con conseguente spostamento anche del dock e delle finestre già presenti sullo schermo dell’iMac che così diviene lo schermo secondario.
Che dire? Ben fatto, ancora una volta, Apple! E per me… beh, attenzione a leggere bene tutto ciò che è scritto sullo schermo!
Alla prossima…