Sono sempre stato un appassionato della registrazione. La mia passione per la musica è iniziata attraverso le incisioni discografiche (poche in casa, in origine) e soprattutto, per quanto riguarda la musica colta, attraverso la radio, le rare trasmissioni televisive e le videocassette; ho vissuto il passaggio dal vinile al compact disc, fortunatamente iniziando i miei acquisti più “corposi” quando ormai ci si poteva indirizzare decisamente verso il nuovo supporto, accumulando incisioni discografiche che ho considerato utili per la mia formazione al pari dei libri e delle partiture.
A questo si è aggiunta anche una vera e propria passione per la registrazione in sé; in archivio conservo numerosi nastri con mie incisioni realizzate con mezzi di fortuna e fatte con notevoli sforzi quando ancora non erano disponibili le strumentazioni che oggi la tecnologia mette a disposizione di tutti con una spesa relativamente ristretta.
La grande rivoluzione della musica digitale, dei lettori multimediali integrati nei computer o portatili, iPod, iTunes, mp3, memorie sempre più gigantesche e tutto ciò che ruota intorno a queste eccezionali conquiste ci permette oggi di vivere immersi nella musica e di averne a disposizione in grandi quantità senza particolari sforzi.
Questo comporta sicuramente una necessità di maturare il proprio sguardo nei confronti della musica: se da una parte diventa sempre più facile averla, dall’altra è altrettanto facile “consumarla”. Più che mai quindi si vede, a mio avviso, la necessità di un ascolto consapevole, per non dimidiare e sminuire l’intrinseco atto culturale insito nel mettersi a confronto con un capolavoro della musica colta.
L’aspetto collaborativo del web 2.0 ci dà oggi la possibilità di condividere la nostra conoscenza e la nostra esperienza; musicamultimedia.net si dota quindi di una sezione dedicata all’esperienza dell’ascolto musicale, con un’impalcatura da blog per permettere non solo una facile consultazione ma anche un’agevole cooperazione di menti all’ascolto.