Akiko Yosano, nata il 7 dicembre 1878, è riconosciuta come una delle figure più rilevanti della poesia giapponese moderna.
La sua prima raccolta di poesie tanka, intitolata “Midaregami” (Capelli Scomposti) e pubblicata nell’agosto 1901, quando l’autrice aveva solo ventitré anni, ha segnato un cambiamento radicale nella letteratura giapponese, sfidando le convenzioni sociali e letterarie del tempo.
Quest’opera riflette l’influenza dell’Art Nouveau, un movimento artistico europeo che si diffuse anche in Giappone all’inizio del XX secolo. La copertina di “Midaregami“, realizzata dal pittore Fujishima Takeji, membro della scuola Hakubakai, è un chiaro esempio di questo stile: con linee sinuose e l’immagine di un volto femminile incorniciato in un cuore trafitto da una freccia, si ritrovano i tipici motivi decorativi dell’Art Nouveau.
Un ruolo fondamentale nella diffusione di questa estetica in Giappone fu giocato dalla rivista “Myojo” (Venere o stella del mattino), fondata da Yosano Tekkan, marito di Akiko. La rivista pubblicava i tanka di Akiko, accompagnati da illustrazioni di artisti del gruppo Hakubakai, creando un vivace dialogo tra poesia e arti visive.
Nei suoi tanka, Akiko Yosano celebra l’amore, la bellezza e la sensualità femminile con una schiettezza che all’epoca scosse profondamente la società giapponese.
Attraverso la sua poesia, la scrittrice si fa portavoce di un’espressione libera e svincolata da norme morali e sociali, affrontando con audacia temi come la passione fisica e il desiderio dal punto di vista femminile.
L’immagine dei “capelli scomposti”, evocata nel titolo della raccolta, diventa simbolo di ribellione, rappresentando la libertà di espressione e la rottura con le convenzioni sociali.
Akiko Yosano si ispira alla tradizione romantica giapponese di fine Ottocento, in particolare a poeti come Shimazaki Toson e Kawai Suimei, riprendendo i temi dell’amore passionale e della libertà individuale.
In “Midaregami“, l’autrice esplora anche il conflitto tra desiderio e morale, utilizzando immagini religiose buddiste e cristiane per rappresentare la tensione tra la ricerca del piacere e i limiti imposti dalla morale tradizionale.
“Midaregami” segna così una pietra miliare nella poesia giapponese, aprendo la strada a una nuova generazione di poeti che si ispirarono alla libertà espressiva di Akiko Yosano.
La raccolta contribuì a modernizzare il tanka, ampliando le possibilità espressive di questa forma poetica tradizionale, e la sua eredità continua a influenzare non solo la poesia giapponese contemporanea, ma anche altre forme d’arte, come la musica.
Un esempio di tale influenza è l’opera “Kurokami” di Andrea Amici, scritta per soprano e chitarra, che dimostra come la poesia di Akiko continui a ispirare nuove creazioni artistiche.