I profili su Twitter si aggiornano e i social network continuano a somigliarsi sempre di più fra loro. In principio erano Facebook e Twitter, due piattaforme diverse, come caratteristiche e forse anche target di utenza; poi venne Google+, che, facendo tesoro dei punti di forza dell’uno e dell’altro, propose il suo social con un’interfaccia più innovativa, racchiudendo condivisioni, tag e quant’altro, ma soprattutto integrazione con i tanti servizi già offerti da Google, non ottenendo però un così grande successo.
A loro volta, Facebook e Twitter non rimangono con le mani in mano, anzi cercano sempre di più di recuperare e mantenere la propria posizione di predominio; ecco quindi apparire su Facebook gli hashtag, le etichette tipiche di Twitter, contrassegnate dal caratteristico cancelletto(#), capaci di raggruppare i post pubblici istantaneamente per argomento. E adesso anche Twitter strizza l’occhio a Facebook (e a Google+), con la possibilità per l’utente di migrare alla nuova interfaccia grafica del profilo personale, con tanto di immagine di copertina e un look and feel simile agli altri social network.
A questo punto appare sempre più chiaro che è solo questione di una replica di funzioni fra le tre maggiori piattaforme, senza in realtà particolari peculiarità, se non appunto alcune minime differenze forse ignote e indistinguibili alla maggior parte degli utilizzatori, e l’utente corre per essere presente sempre di più sulla rete e in contatto virtuale forse con le medesime persone che ritrova – con la replica dei medesimi contenuti – su tutti i social network. Paradossi dell’incomunicabilità moderna…