In prima assoluta al festival Intersezioni edizione 2024, al Teatro Sangiorgi di Catania, Morfemi per violoncello e orchestra d’archi, al concerto dell’Orchestra della Camerata Strumentale Siciliana con Giovanni Sollima.
L’11 aprile 2024, il Teatro Sangiorgi di Catania ha ospitato un concerto straordinario, con la partecipazione di Giovanni Sollima al violoncello e alla direzione, affiancato da Francesco Angelico al violoncello e dall’Orchestra della Camerata Strumentale Siciliana, composta interamente da giovani talenti, sotto la direzione di Giovanni Ferrauto e dello stesso Sollima.
Il programma del concerto è stato dedicato interamente alla musica contemporanea, presentando opere di cinque compositori presenti all’evento, con quattro prime esecuzioni assolute. I brani hanno disegnato una diversa geografia di ispirazioni: il primo, I sentimenti del mare di Andrea Virtuoso, compositore e fisico triestino, che ha preso spunto per la sua composizione proprio dal rumore del mare della sua città; il secondo, Concerto Mediterraneo del goriziano Federico Gon, è un viaggio multicolore tra i suoni e i ritmi delle culture che si affacciano sul Mare nostrum, lasciando anche grande spazio all’improvvisazione del grande violoncellista palermitano; il terzo brano, Poême della compositrice e pianista russa Elina Cherchesova, ormai da anni residente in Calabria, è un «caleidoscopio di immagini», una visione di paesaggi russi che terminano con il sole, quello calabrese, in un’atmosfera tardoromantica.
Il quarto brano in programma, Morfemi, di Andrea Amici, è una riflessione sul linguaggio e sulla lingua, sui “nomi” che letteralmente galleggiano sul silenzio, spesso apparentemente o realmente privi di un significato (“nomina nuda tenemus”, come si legge nella chiusa de “Il nome delle rosa” di Umberto Eco, riprendendo per tradizione indiretta un esametro del De contemptu mundi di Bernardo di Cluny).
La partitura è una costruzione di unità elementari, di elementi formali che, ora isolati ora uniti in connessioni e alternanze qualitative o quantitative creano diverse funzioni sintattiche e linguistiche, su un unico lungo arco espressivo che parte dal silenzio e a esso ritorna, in un’atmosfera di grande tensione emotiva, un brano “intensissimo, forte e personale” come l’ha definito, presentandolo, lo stesso Giovanni Sollima, che guarda alle tinte e alla temperie dell’espressionismo mitteleuropeo. Solista in questo caso il giovanissimo Francesco Angelico, allievo di Giovanni Sollima, che con grande padronanza tecnica ha dominato la scena e le difficoltà tecniche del brano, guadagnandosi l’apprezzamento e il plauso del pubblico.
Ha chiuso il programma l’esecuzione di “The N-Ice Cello Concerto”, con Giovanni Sollima come solista e direttore, unico brano non in prima assoluta, che il violoncellista ha composto, guardando al nord, per orchestra d’archi e un violoncello di ghiaccio, opera dello scultore Tim Linhart, ed eseguito davanti a un pubblico di varie città durante il “N-Ice Cello Tour”, dentro una bolla trasparente con una temperatura interna tra gli otto e i cinque gradi sotto lo zero, in un “folle viaggio dalle Alpi al Mediterraneo”, alle cui acque infine lo strumento è stato restituito. Al Sangiorgi Sollima ha quindi optato per questa esecuzione per un violoncello in cartone riciclato, sul quale ha sprigionato tutta la sua trascinante creatività perfettamente seguito dagli abilissimi giovani strumentisti dell’orchestra.
Al termine un bis dedicato a un “Vivaldi Re-Loaded” con Sollima affiancato al violoncello solista da Francesco Angelico.
Con questo grande successo di pubblico in un Teatro Sangiorgi sold-out, l’edizione 2024 del Festival di Musica Contemporanea “Intersezioni”, nato dalla collaborazione tra il celebre violoncellista Giovanni Sollima, direttore artistico del festival, e il compositore Giovanni Ferrauto, e organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana col sostegno del Ministero della Cultura e della collaborazione dell’Università di Catania e del Teatro Massimo Bellini, ha dimostrato ancora una volta come la musica contemporanea possa essere un potente veicolo di emozioni e innovazione. Grazie a esecuzioni di alto livello e a un programma variegato, l’evento ha saputo conquistare il pubblico, lasciando un segno indelebile nel panorama musicale catanese e oltre.