Qualche sera fa la Rai ha riproposto un grande classico del cinema italiano d’autore, Ieri oggi domani, uno degli indiscussi capolavori di Vittorio De Sica, che in tre episodi “d’autore” offre, con un’alternanza di atmosfere contrastanti, altrettanti quadri dell’Italia del dopoguerra, affidati alla qualità incomparabile della coppia Mastroianni-Loren ma anche a tutto un contorno che, nelle mani del grande regista, crea un risultato di assoluta eccezione, premiato, fra l’altro, con l’Oscar come miglior film straniero.
La colonna sonora del film è firmata da Armando Trovajoli, uno dei grandi nomi della musica italiana e internazionale della seconda metà del Novecento.
Nel secondo episodio del film, Anna, la bella e ricca signora milanese (interpretata da Sofia Loren) che finge un’evasione dall’aridità del suo quotidiano attraverso un tentativo di intraprendere una relazione amorosa con un uomo di più modesta condizione sociale (Marcello Mastroianni), dopo un incidente stradale, che ne rivela agli occhi dell’amante la vera natura, viene aiutata da un suo “pari”, Giorgio Ferrario, altra espressione dell’alta ed efficiente borghesia milanese, che si trova casualmente a passare con la sua macchina di lusso sportiva e mette a disposizione della donna non solo la propria perizia tecnica ma anche la propria “valutazione” sul caso, offrendosi infine di riaccompagnarla a casa. Ad interpretare questo personaggio è proprio il compositore Armando Trovajoli, che si dimostra perfettamente all’altezza della situazione e a proprio agio nelle vesti di attore.
Il mondo del cinema non è affatto nuovo a questo tipo di espedienti, che impreziosiscono di particolari da intenditori prodotti già di per sé interessanti; registi, attori e personaggi famosi fanno la loro comparsa all’interno di pellicole alle quali in qualche maniera sono legati, fino a giungere al caso di Alfred Hitchcock il cui cameo è praticamente un appuntamento fisso di ogni suo film.
Più volte anche il compositore diviene attore: eccone alcuni esempi.
Bernard Herrmann interpreta se stesso nella magnifica sequenza del grande concerto d’occasione alla Royal Albert Hall, come direttore d’orchestra della splendida Storm Clouds Cantata di Arthur Benjamin ne L’uomo che sapeva troppo di Hitchcock, con uno strepitoso risultato drammatico; le inquadrature del regista mettono in grande rilievo non solo la perfetta corrispondenza delle trame musicali con l’incombente senso di pericolo e di angoscia vissuto dalla protagonista, ma anche valorizzano la figura del direttore d’orchestra che con grandissima professionalità porta avanti con grande perizia tecnica la compagine sinfonico-corale.
Un altro grande successo dei primi anni Cinquanta, Come sposare un milionario, interpretato dalle tre stelle del momento Betty Grable, Marilyn Monroe e Lauren Bacall, inizia con una sequenza musicale che ha come protagonista la 20th Century Fox Orchestra diretta da Alfred Newman, la pluripremiata icona dell’età dell’oro della musica da film, compositore anche dell’efficace colonna sonora della commedia. La sequenza, che non ha alcun legame con la trama del film, ha lo scopo di enfatizzare il nuovo standard del Cinemascope con formato widescreen e suono stereofonico.
Nel recente Tomorrowland – Il mondo di domani è Michael Giacchino che appare nelle vesti di un operatore dell’attrazione “Small World“. Il compositore, fra l’altro, è presente più volte nascosto fra i personaggi e le comparse di film: è uno stormtrooper in Star Wars Il Risveglio della Forza ed è anche la voce di un reporter in Ratatouille.
Ma un caso realmente eccentrico è la presenza di Howard Shore nelle vesti del direttore dell’orchestra del teatro newyorchese da cui scappa King Kong, nell’omonimo film del 2005. Un vero e proprio paradosso, dal momento che la partitura di Howard Shore fu respinta dalla produzione del film e rimpiazzata dalla nuova scritta da James Newton-Howard, nonostante la partitura fosse pressoché completa. La scena era stata evidentemente già girata prima che la decisione sulla colonna sonora fosse presa e per ovvie ragioni non poteva essere più sostituita, così la presenza di Shore aleggia su questa non del tutto chiara vicenda del rifiuto della partitura.
E sono veramente tantissimi i compositori che spuntano qua e là fra i fotogrammi dei loro film: Jerry Goldsmith in Gremlins del 1984, James Horner di passaggio fra l’equipaggio dell’Enterprise in Star Trek II – L’ira di Khan, David Newman che impersona un poliziotto intento a puntare la sua pistola in The Runestone e il grande Miklós Rózsa nel ruolo di direttore d’orchestra in Vita privata di Sherlock Holmes di Billy Wilder.
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Andrea Amici
3 agosto 2017